Ogni prodotto tangibile esistente al mondo è “doganalmente” codificato da un codice di otto cifre. Mediante tale codice, le dogane di tutto il mondo, riescono a comunicare tra di loro la “qualità” del bene oggetto dell’operazione. Come avviene per le lingue parlate dalle popolazioni, però, anche dal punto di vista doganale, vi possono essere delle differenze di linguaggio e quindi, in un’ottica di “Sistema Armonizzato” anche denominato Harmonised System (da qui la desinenza HS CODE) è stata creata una base comune (le prime sei cifre) uguale nella maggior parte dei Paesi del mondo lasciando la possibilità ai singoli Paesi di personalizzarne le ultime due in base alle proprie esigenze commerciali.
In sintesi, dunque, si può schematizzare la lettura del codice doganale in coppie di cifre:
Tale terminologia risulta molto utile nel prosieguo del presente capitolo poiché verrà spesso utilizzata in fase di conferimento dell’origine del prodotto (sia per quanto attiene “l’origine non preferenziale” che per quel che riguarda “l’origine preferenziale”).
Il codice doganale, chiamato anche codice merceologico, risulta di fondamentale importanza nel mondo dell’internazionalizzazione poiché risulta essere “la base” di realizzazione della maggior parte delle operazioni, come ad esempio: