Le lettere di intenti (conosciute, nell’ambito del commercio internazionale, come LOI o letter of intent) sono delle “dichiarazioni di intenti” che vengono stipulate da potenziali partner commerciali i quali, dopo aver accertato un potenziale interesse ad una collaborazione commerciale, avviano vere e proprie trattative volte a definire i contenuti del(i) contratto(i) che daranno vita alla collaborazione ipotizzata
Lo scopo delle LOI è quello di definire ed al contempo circoscrivere l’ambito e lo scopo della negoziazione commerciale tra le parti.
A seconda della fase della negoziazione commerciale durante la quale la LOI è sottoscritta, la stessa può limitarsi ad “organizzare” la trattativa, identificando scopi, modalità e tempi della futura negoziazione, oppure anche “dare atto” di contenuti contrattuali e/o specifiche pattuizioni sulle quali sia già intervenuto un accordo tra le parti.
Nella prassi del commercio internazionale si registrano diverse tipologie di lettere di intenti, spesso indicate con nome diversi, come ad esempio:
Spesso ci si chiede se tali accordi siano vincolanti e quali siano le differenze tra i vari tipi di accordi sopra menzionati.
Posto che non esistono norme giuridiche che regolano tali accordi in modo puntuale non è possibile affermare, in maniera univoca: (i) se tali accordi siano o meno vincolanti; (ii) quali siano le loro caratteristiche tipiche, minime o essenziali; (iii) quale differenza ci sia fra LOI, MOU, Gentlemen Agreement o Terms Sheet.
Quando devo usare LOI e documenti similari?
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A cosa devo prestare attenzione?
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