Il portale messo a disposizione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) per poter decodicficare il corretto codice doganale è denominato “AIDA – Automazione Integrata Dogane e Accise “ ed è consultabile al seguente link: https://aidaonline7.adm.gov.it/nsitaricinternet/.
Per poter interpretare il contenuto del portale in modo corretto, però, bisognerà far riferimento alla seguente normativa unionale:
- Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune;
- Regolamento di Esecuzione (UE) 2020/1577 della commissione,
- Regole Generali per l’Interpretazione della Nomenclatura Combinata.
Nel dettaglio:
Il Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune (da qui in avanti definito come “Tariffario”) è, insieme al Regolamento di Esecuzione, lo strumento principale da dover utilizzare al fine di una corretta classificazione del prodotto.
Il Tariffario è composto da 97 capitoli, strutturati in base alla complessità dei beni. Tra i primi capitoli sarà quindi possibile identificare i beni “basilari”, di natura più semplice, come ad esempio i prodotti derivati dall’allevamento o dall’agricoltura. Proseguendo verso i capitoli con una numerazione più elevata, sarà invece possibile trovare beni con una complessità maggiore, come ad esempio nei capitoli 84 e 85 in cui solo elencati rispettivamente:
- I reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici e parti di queste;
- Le macchine, apparecchi e materiali elettrici, e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o la riproduzione del suono, apparecchi per la registrazione o la riproduzione delle immagini e del suono in televisione, e parti e accessori di detti apparecchi.
Per poter utilizzare nel modo corretto gli strumenti sopra citati risulta indispensabile dotarsi delle seguenti informazioni:
- Descrizione del prodotto,
- Materiale di composizione del prodotto, e
- Funzione del bene.
Può capitare che l’attribuzione del codice doganale non sia di facile assegnazione in quanto il tariffario è caratterizzato sia da descrizioni molto specifiche ma anche da descrizioni di natura più generica, oltre a contenere all’inizio di ognuno dei 97 capitoli delle “istruzioni di utilizzo”. Da qui nasce l’esigenza di fare affidamento a delle regole di classificazione da seguire in ordine di importanza. Di seguito viene riportata una sintesi di cinque classificazioni doganali:
- In base al testo delle voci e delle note: Seppur il tariffario sia suddiviso in titoli ed in sottocapitoli, questi, risultano essere meramente indicativi poiché hanno la funzione di suggerire macro categorie di classificazione. La classificazione delle merci, infatti, è determinata legalmente dal testo delle voci, da quello delle note premesse alle sezioni o ai capitoli e, occorrendo, dalle norme che seguono, purché queste non contrastino col testo di dette voci e note”.
- In base all’Oggetto incompleto o smontato: Viene stabilito, mediante la seconda regola, che un prodotto smontato o incompleto mantiene lo stesso codice doganale di un prodotto montato o completo qualora ne mantenga le sue caratteristiche essenziali. “Qualsiasi riferimento ad un oggetto nel testo di una determinata voce comprende questo oggetto anche se incompleto o non finito purché presenti, nello stato in cui si trova, le caratteristiche essenziali dell’oggetto completo o finito, o da considerare come tale per effetto delle disposizioni precedenti, quando è presentato smontato o non montato. Qualsiasi menzione ad una materia, nel testo di una determinata voce, si riferisce a questa materia sia allo stato puro, sia mescolata od anche associata ad altre materie. Così pure qualsiasi menzione di lavori di una determinata materia si riferisce ai lavori costituiti interamente o parzialmente da questa materia. La classificazione di questi oggetti mescolati o compositi è effettuata seguendo i principi enunciati nella regola 3”.
- In base all’Oggetto classificabile in due o più voci doganali:
- La voce più specifica ha la prevalenza sulla voce di carattere più generale,
- Ai prodotti misti (assortimenti) viene assegnato il codice doganale del prodotto che ne conferisce il carattere essenziale.
- Nel caso in cui le lettere a. e b. non dovessero trovare accoglimento verrà assegnato il codice doganale con una numerazione maggiore. Al riguardo occorre sottolineare che: “Qualora per il dispositivo della regola 2 b) o per qualsiasi altra ragione una merce sia ritenuta classificabile in due o più voci, la classificazione è effettuata in base ai seguenti principi: a) la voce più specifica deve avere la priorità sulle voci di portata più generale. Tuttavia quando due o più voci si riferiscono ciascuna a una parte solamente delle materie che costituiscono un prodotto misto o ad un oggetto composito o ad una parte solamente degli oggetti, nel caso di merci presentate in assortimenti condizionati per la vendita al minuto, queste voci sono da considerare, rispetto a questo prodotto od oggetto, come ugualmente specifiche anche se una di esse, peraltro, ne dà una descrizione più precisa o completa; b) i prodotti misti, i lavori composti di materie differenti o costituiti dall’assemblaggio di oggetti differenti e le merci presentate in assortimenti condizionati per la vendita al minuto, la cui classificazione non può essere effettuata in applicazione della regola 3 a), sono classificati, quando è 34 possibile operare questa determinazione, secondo la materia o l’oggetto che conferisce agli stessi il loro carattere essenziale; c) nei casi in cui le regole 3 a) o 3 b) non permettono di effettuare la classificazione, la merce è classificata nella voce che, in ordine di numerazione, è posta per ultima tra quelle suscettibili di essere validamente prese in considerazione”.
- In base alle Merci con maggiore analogia: Qualora non fosse possibile decodificare il corretto codice doganale mediante le regole sopra descritta potrà essere attribuita al prodotto il codice contenente una maggiore analogia descrittiva.
L’utilizzo di questa regola è particolarmente sconsigliato in quanto nella maggior parte dei casi risulta possibile decodificare il corretto codice doganale mediante le regole prima descritte. Al riguardo, segnaliamo che, ad esempio gli astucci ed imballaggi per apparecchi fotografici, per strumenti musicali, per armi, per strumenti da disegno, gli scrigni e i contenitori simili, appositamente costruiti per ricevere un oggetto determinato o un assortimento, suscettibili di un uso prolungato e presentati con gli oggetti ai quali sono destinati ecc. sono classificati con questi oggetti quando essi sono del tipo normalmente messo in vendita con questi ultimi. Questa regola, tuttavia, non riguarda i contenitori che conferiscono all’insieme il suo carattere essenziale.
- In base all’individuazione delle sottovoci doganali: è determinata legalmente dal testo di queste sottovoci e dalle note di sottovoci, nonché, mutatis mutandis, dalle regole di cui sopra, tenendo conto del fatto che possono essere comparate soltanto le sottovoci dello stesso valore. Ai fini di questa regola, le note di sezioni o di capitoli sono, salvo disposizioni contrarie, parimenti applicabili.
Si riporta qui di seguito un estratto del portale “AIDA” per poterne comprendere al meglio il funzionamento:
- Gruppi elettrogeni e convertitori rotanti elettrici
- – Gruppi elettrogeni con motore a pistone con accensione per compressione (motori diesel o semi-diesel
- – – di potenza inferiore o uguale a 75)kVA
- – – – di potenza inferiore o uguale a 7,5)kVA
- – – – – destinati ad aeromobili civili
- – – – – – altri
Analizzando la videata sopra riportata, è possibile notare come rispetto ad ogni codice nella sezione in cui viene riportata la descrizione del bene, siano associati dei “trattini” (-). Quest’ultimi svolgono la funzione di fornire una chiave di lettura del tariffario:
- Il singolo “trattino” (nel caso sopra riportato associato a “Gruppi elettrogeni con motore a pistone con accensione per compressione (motori diesel o semi-diesel)”) svolge la funzione di specificare che le voci da lì in avanti indicate ricadono sotto quella determinata tipologia di bene.
Successivamente a questo è possibile trovare o due o tre “trattini”:
- I due “trattini” indicano che il bene ricade all’interno della categoria principale (es. “di potenza inferiore o uguale a 75)kVA). Nel caso invece in cui il bene non ricada all’interno delle descrizioni citate e seguenti, sarà necessario proseguire ed esaminare la categoria successiva solitamente indicata con la dicitura “Altre.”