Il primo problema che l’esportatore deve affrontare nel processo decisionale relativo alla possibilità d’instaurare un rapporto economico vantaggioso è sicuramente quello della concessione di credito alla propria clientela. Fino, cioè, a quale importo massimo e per quanto tempo è possibile esporsi senza correre alcun rischio di mancato pagamento.
In questa categoria di rischio rientrano tutti i casi di concessione al proprio cliente di una dilazione di pagamento rispetto alla consegna della merce e/o del servizio/prestazione.
È proprio nel momento in cui matura per il venditore il proprio diritto al pagamento che potrebbe verificarsi un evento indesiderato: il mancato o il ritardato incasso.
Cosa può fare l’esportatore per evitare il rischio appena individuato?
Innanzitutto identificare la natura del rischio, se cioè trattasi solo di rischio commerciale o anche di rischio politico, anche conosciuto come rischio “paese”.
Trattasi del rischio legato alla possibilità che la controparte non paghi la fornitura. È presente in tutte le transazioni commerciali con pagamento successivo alla consegna della merce del servizio o della prestazione. Il verificarsi di questa eventualità dipende solo da una inadempienza della controparte.
È connesso alla possibilità che un determinato paese sia impossibilitato a far fronte agli impegni di pagamento assunti dai propri residenti (imprese industriali, bancarie, di servizi, finanziarie, ecc.) nei confronti dei non residenti per mancanza di mezzi finanziari o per altre cause.
È il caso di tutti i paesi non industrializzati dove la possibilità che si verifichi un’insolvenza, causata dal mancato rimborso dei crediti, dipende dai vari fattori di natura politica, economica, bancaria o catastrofica che vengono denominati con il nome di Eventi Generatori di Sinistro (EGS).