Il Marchio può essere definito nel modo seguente:
Proprio in ragione dell’importante funzione svolta, è necessario provvedere alla sua tutela può essere ottenuta mediante:
Il marchio, a differenza degli altri segni distintivi, è l’unico a godere di una procedura amministrativa di registrazione ad hoc.
Esistono tre distinte tipologie di registrazione:
Registrazione internazionale
Registrazione internazionale non significa registrazione su scala mondiale. Quando si parla di “registrazione internazionale” si fa riferimento ad una registrazione che è stata richiesta per singoli Paesi del Mondo. Come Regola generale si sottolinea che il marchio va sempre registrato, perlomeno, nei Paesi in cui vengono commercializzati i prodotti fabbricati. Conviene, inoltre, valutare attentamente l’opportunità di registrarlo nei Paesi che rappresentano un mercato di sbocco per i competitors. |
A seguito della registrazione del marchio il relativo titolare acquisisce una sorta di monopolio sull’utilizzo del marchio.
Pertanto, a seguito della registrazione il titolare avrà il diritto di:
Evitare sempre di conferire ad un soggetto terzo (ad esempio al distributore) un mandato alla registrazione del marchio.
Le registrazioni effettuate da un partner commerciale rischiano di creare situazioni pregiudizievoli complicate da gestire. |
Il titolare del marchio può disporre del marchio legittimamente.
Il marchio può essere:
Solitamente, gli atti di disposizione del marchio si innestano in schemi contrattuali più ampi: contratti di distribuzione o agenzia, contratti di franchising, contratti di co-branding, joint venture, contratti di merchandising, etc.
Come regola generale, la registrazione del marchio costituisce sempre la soluzione preferibile in quanto conferisce al registrante e/o utilizzatore il più altro grado di tutela.
Qualora il titolare del marchio non abbia provveduto alla sua registrazione, in via sussidiaria potrà fare ricorso alla:
Il contratto di licenza di marchio è quel contratto tramite il quale il titolare del marchio o di altro segno distintivo (licenziante), pur conservandone la titolarità, concede ad un terzo (licenziatario), il diritto alla utilizzazione del marchio stesso.
All’interno di un contratto di licenza di marchio – o della parte del contratto (ad esempio di concessione di vendita) in cui viene disciplinato l’utilizzo del marchio – è importante gestire con attenzione alcune clausole soprattutto in relazione ai contratti che prevedano diritti di sfruttamento dello stesso, al fine di verificare la presenza e la portata della clausola riportata nella tabella.
Clausola da verificare in un Contratto di licenza di marchio
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